LAVORANDO CON QUELLO CHE C’E’ INITIATIVE | URBNETLAB

LAVORANDO CON QUELLO CHE C’E’ INITIATIVE

L’iniziativa è stata avviata spontaneamente da UrbNetLab/Marco Facchinetti all’inizio del 2015 e la tesi sulla quale ha riflettuto insieme a Comuni, Città Metropolitana e Regione è che esistano oggi più di ieri condizioni territoriali di fortissima infrastrutturazione attorno a Milano pronte ad attrarre processi di re industrializzazione, di creazione di nuove intraprese e di attivazione di distretti produttivi integrati. Esistono oggi più forti di prima le condizioni perché l’attenzione che Milano sta suscitando, anche e soprattutto in termini di investimenti da parte di forze straniere, possa coinvolgere il territorio attorno, l’ambito non meglio precisato della città metropolitana, e dimostrarne la forza nel produrre economia e al contempo dimostrare come un territorio economicamente produttivo possa produrre episodi di produzione virtuosa di nuovi fenomeni di urbanità.

Lavorando esclusivamente sulla dotazione territoriale esistente, senza nuova crescita in termini di consumo di suolo, è possibile attivare nelle maglie degli strumenti della pianificazione corrente, strumenti trasversali in forma di piani operativi per la produzione, capaci di ristrutturare il patrimonio edilizio esistente e renderlo più adatto alle forme innovative di fare impresa. Nella consapevolezza che esistano potenzialità che il territorio può cogliere e che soprattutto se colte ci sia la possibilità di ripensare a strumenti di pianificazione del territorio trasversali e finalmente di nuovo operativi. Al contempo, porre il tema a livello di città metropolitana significa aver individuato, nelle difficoltà nelle quali la città metropolitana sembra ora muoversi, un grimaldello per ribaltare il punto di vista. Dal concentrarsi sulle difficoltà organizzative al puntare all’organizzazione e strutturazione del territorio, perché la forza della sua economia strutturi una coesione metropolitana che forse gli attuali sforzi di governo non lasciano intravvedere.

Da ultimo, la fase di riorganizzazione delle competenze e delle forme di pianificazione permetterebbe, lavorando su questo tema, di perdere di vista l’attenzione esclusiva a ciò che la città metropolitana dovrebbe poter fare e non fa, per le evidenti difficoltà del momento, e di concentrare l’attenzione alla produzione di economie, individuando nel territorio quelle lampadine maggiormente accese che su questo tema già si stanno muovendo.

E’ una chiamata alle armi e al rimboccarsi le maniche per comprendere che quello che c’è è di grandissimo valore. La collaborazione tra Comuni, Enti e Istituzioni sovralocali deve poter essere capace di far emergere micro filiere di altissimo rilievo, big players che hanno resistito alla crisi e non hanno lasciato il territorio, piani e progetti capaci di rinnovare il tema della pianificazione e innescare sapienti processi di re industrializzazione proprio attraverso un uso diverso di ciò che c’e’, attivando relazioni funzionali con i centri storici, in cerca di un ruolo e di funzioni e trovandone di nuove supportando con servizi i distretti industriali, preservando il territorio agricolo e non intaccandolo con nuove espansioni, e leggendo la propria posizione relativamente alle infrastrutture su quella grande mappa dei Corridoi e delle connessioni internazionali che piano piano, a fatica, ormai appare costruita.

E’ una doppia occasione: alla grande scala per riprendere con forza il ruolo di pianificazione forte del territorio, indirizzandone politiche e azioni, ruolo attualmente vacante tra difficoltà dell’area metropolitana, inefficacia della pianificazione provinciale e riforma continua degli strumenti di pianificazione alla scala vasta; alla scala locale, per costruire reti materiali e immateriali, aprire gli spazi della produzione storica a nuove produzioni, avvicinare economie e sapienza, ricentrare l’attuazione di piani e progetti sui territori già urbanizzati. C’è da fare, moltissimo.

Il progetto ha già visto l’organizzazione di incontri in forma di MEET UP e di TAVOLE ROTONDE. Attraverso l’ascolto di alcuni contributi di lettura del territorio e della sua evoluzione, l’illustrazione di processi di produzione virtuosa del territorio, il confronto con enti e istituzioni, l’osservazione della forza e dei problemi delle attività presenti e sullo sfondo l’attenzione alla struttura del territorio esistente, insieme è già stato possibile:

– avviare il disegno di mappe delle potenzialità dei distretti industriali, comprendendone gradi di utilizzo o spazi di re utilizzo;
– studiare le reti delle micro filiere e dei distretti in essere, soprattutto per far emergere le attitudini, le identità e le vocazioni del territorio;
– interrogare gli amministratori sul come smuovere sistemi regolamentativi sempre percepiti come rigidi e non capaci di aiutare;
– leggere dati e informazioni in modo piu intelligente: non si tratta di raccogliere più dati, ma di usare i dati in forma di progetto, attivo e interrogarli per ottenere risposte non solo di informazione ma di potenzialità e progetto;
– imparare se esistano, e dove, forme di aiuto, finanziamento e sostegno a chi crede che questa parte del territorio esprima nella produzione una delle sue forze;
– rilanciare attraverso piani operativi innovativi, trasversali, pieni di contenuti direttamente rivolti all’azione la funzione imprescindibile del territorio, come connettivo unico delle forze, delle intelligenze e delle potenzialità, perché emerga cosa significhi fare impresa in Lombardia e attorno a Milano e perché farlo qui sia meglio che farlo altrove. Anche per nuovi operatori

Partnership e adesioni:

Assolombarda – Settore Competitività Territoriale, Ambiente, Energia

Regione Lombardia – Assessorato all’Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile. Unità organizzativa Energia e Reti tecnologiche. Struttura Reti Energetiche e Struttura Ricerca e innovazione in campo energetico

Regione Lombardia – Assessorato Sviluppo Economico – Direzione Speciale

Città Metropolitana di Milano

Comuni di Cassano d’Adda, Vaprio d’Adda, Inzago, Liscate, Cambiago, Figino Serenza, Novedrate, Brenna, Melegnano, Opera, Rozzano, Assago

Meet up già organizzati e svolti:

Liscate (Aprile 2015)

Opera (Aprile 2015)

Inzago (Maggio 2015)

Novedrate (Maggio 2015)

Expo – Pianeta Lombardia (Giugno 2015)

Sesto San Giovanni (Febbraio 2016)

Meet up previsti in corso di organizzazione:

Milano, Regione Lombardia. Convegno conclusivo entro Luglio 2016

Risultati ottenuti: oltre alla mobilitazione e al coinvolgimenti di molti comuni e operatori, l’iniziativa ha prodotto l’avvio di piani operativi nei Comuni di Inzago e Cambiago, la proposta di convenzione per la variante al Pgt del Comune di Opera, la proposta di convezione discussa con la Regione Lombardia. Sono state cosi stipulate le convenzioni con il Comune di Opera, con il Comune di Figino Serenza, con il Comune di Brenna ed è in corso di stipula la convenzione con la Regione Lombardia.

CONTACTS

Marco Facchinetti

DASTU - Via Bonardi 3, third floor

02 2399 5531

marco.facchinetti@polimi.it